- Nel
primo quindicennio del ‘900 Catania divenne
nota per essere sede di case di produzione
cinematografica. Per tramandare la memoria
di quella fortunata stagione creativa, la
Provincia Regionale di Catania ha istituito
il Museo del Cinema, affidando
all’architetto François Confino (lo
stessoprogettista che ideato nella Mole
Antonelliana il geniale Museo Nazionale del
Cinema di Torino) il compito di creare una
esposizione permanente, per raccogliere,
incrementare e proporre al pubblico i
documenti riguardanti l’arte
cinematografica, le sue tecniche e la sua
storia, con particolare riguardo alla
relazione tra il Cinema e la Sicilia.
-
Esteso su un’area di 900 mq, su due
elevazioni, il Museo del Cinema di Catania è
stato inaugurato il 16 maggio 2003 e, come
tutte le strutture espositive del Circuito
Museale della Provincia Regionale di
Catania, cura con particolari attenzioni le
attività e i servizi per le visite
didattiche e turistiche.
-
Alla struttura è collegata una gradinata
esterna, con 50 posti a sedere, per
proiezioni estive.
- In
corso di allestimento è la Videomediateca
(con 12 postazioni e annessa
sala-proiezioni) che sarà dotata di un
archivio e di cineteche tematiche su “Cinema
e Sicilia”, “Il Teatro al Cinema”, “CinemaRagazzi”.
- Il
Museo del Cinema è stato concepito come un
“recinto magico” che consente un viaggio
conoscitivo e sentimentale nella Settima
Arte ed una esperienza di immersione emotiva
nel Cinema come repertorio di simboli e
passioni, memorie e icone, scrigno di ogni
umano desiderio ed inquietudine,
caleidoscopio, teoria e sequenza di
frammenti e trame di vita o di sogno. Museo
d’Autore,il suo percorso espositivo consente
la lettura e la comprensione in chiave
sincronica (attuale) e diacronica (storica)
delle collezioni, tramite la ricostruzione
dei contesti di produzione dei beni
raccolti.
Strumento di qualificato recupero
dell’identità culturale del territorio, il
Museo del Cinema espone le foto dei set
durante le riprese di film che intrattengono
una relazione profonda con l’Isola e con la
letteratura siciliana contemporanea: sono
film di Rossellini, Visconti, Bolognini,
Antonioni, Germi, Rosi, Pasolini ed altri
ancora.
-
-
Percorso
- Il
percorso museale offre in sintesi un
excursus storico dell’invenzione
Cinema, della sua evoluzione tecnica, dei
suoi sviluppi stilistici e formali.
- La
sala al piano terreno, Luci ed Ombre,
raccoglie una collezione di proiettori e
lampade, per lo più di provenienza francese,
costruiti tra il 1915 e il 1964.
- La
sala al piano superiore presenta le scoperte
che precedettero la prima proiezione
cinematografica dei fratelli Lumière, a
Parigi il 28 dicembre 1895.
-
Sempre al piano superiore è collocata una
installazione animata, opera dello scultore
francese Patrice Ferrasse. Creata
appositamente per questo museo, “essa è una
silloge, una memoria antologica ed
affettuosa degli esperimenti, talvolta
traballanti, profusi sui fenomeni
movimento ed immagine in
movimento”.
-
L’itinerario prosegue con i monitor che
presentano, con la Storia delle
immagini, i tentativi che
l’uomo,inseguendo una illusione di eternità,
ha compiuto e reiterato in ogni epoca per
riprodurre figure in movimento.
-
Segue il corridoio detto
Dalla creazione alla clonazione, una
rassegna delle macchine ottiche e degli
strumenti che furono preludio tecnico del
Cinema: prassinoscopio, taumatropio,
kinetoscopio.
- La
Galleria dei Ritratti propone una
serie di schermi al plasma che trasmettono
interviste del giornalista Vincenzo Mollica,
all’attrice Claudia Cardinale e a registi
(Lina Wertmuller, Carlo Lizzani, Paolo e
Vittorio Taviani). Il tema delle riflessioni
è il rapporto con la Sicilia, intrecciato al
ricordo dei film girati a Catania. Alle
pareti foto scattate sui set
durante le riprese di film che intrattengono
una relazione profonda con luoghi della
nostra Isola e con la letteratura siciliana
contemporanea: sono film di Rossellini,
Visconti, Bolognini, Antonioni, Germi,
Rosi,...
Alcune di esse provengono dall’Archivio
Fotografico della Scuola Nazionale di
Cinema-Cineteca Nazionale di Roma.
- Nel
piccolo cinema della Sala Paradiso
viene proiettato un filmato (15 minuti)
consistente in un montaggio di alcune delle
più celebri immagini da film, un omaggio
nostalgico ed affettuoso ad inquadrature,
sguardi e spezzoni divenuti parte
dell’eredità culturale occidentale .
Raggruppa scene tratte dai seguenti film:
2001 Odissea nello spazio, 1968
regia di Stanley Kubrick; L’arrivo di un
treno nella stazione de La Ciotat, 1896
Louis Lumière; Viaggio nella Luna,
1902 Georges Melies; Blade Runner,
1982 Ridley Scott; King Kong, 1933
Merian C. Cooper e Ernest B. Shoedsack;
Matrix, 1999 Andy e Larry Wachowski;
Superman III, 1983 Richard Lester;
Un lupo mannaro americano a Londra,
1981 John Landis; Mary Poppins,
1964 Robert Stevenson; Ombre rosse,
1939 John Ford; Apocalypse Now,
1979 Francis Ford Coppola; Ben Hur,
1959 William Wyler; Intolerance,
1916 David Work Griffith; Braveheart,
1995 Mel Gibson; Totò a colori,
1952 Steno; Cantando sotto la pioggia,1952
Stanley Donen e Gene Kelly; Moulin Rouge,
2001 Baz Luhrman; A qualcuno piace caldo,
1959 William Wyler; Il violinista sul
tetto, 1971 Norman Jewison; 8½,
1963 Federico Fellini; “The Irvine Rice
Kiss”da The window Jones, 1896
Thomas Alva Edison; Sunrise, 1927
Friederich Wilhelm Murnau; Casablanca,
1942 Michael Curtiz; La rosa tatuata,
1955 Daniel Mann; Il figlio dello
sceicco, 1926 George Fitzmaurice;
Senso, 1954 Luchino Visconti; Via
col vento, 1939 Victor Fleming;
Biancaneve e i sette nani, 1937 David
Hand; E.T. l’extraterreste, 1982
Steven Spielberg; Ieri, oggi e domani,
1963 Vittorio De Sica; La rosa purpurea
del Cairo, 1985 Woody Allen.
- Il
percorso del Museo del Cinema perviene alla
sezione più emozionante, costituita dalla
Casa del Cinema, che ricostruisce
un appartamento, con camere e ambienti
dedicati al culto del mondo in celluloide.
Nelle stanze di questa abitazione, gli
arredi inglobano monitor su cui si
avvicendano scene di film. Per quanto le
sembianze della Casa del Cinema siano
realistiche, la sua atmosferaè straniata,
astratta, metafisica. Il visitatore è
immerso inun clima coinvolgente e ludico.
-
Dopo aver attraversato un Cortile,
che riproduce fedelmente quello di uno
stabile d’epoca, si entra in una Cucina,
dove le stoviglie e gli elettrodomestici
racchiudono monitor che proiettano spezzoni
di tema gastronomico. Le sequenze filmiche
sono tratte da: Kitchen, 1994
Yoshimitsu Morita; Il cuoco, il ladro,
sua moglie e l’amante, 1989 Peter
Greenway; La presa del potere da parte
di Luigi XIV, 1966 Roberto Rossellini;
E la nave va, 1983 Federico Fellini;
La febbre dell’oro, 1925 Charlie
Chaplin; Il dormiglione, 1973 Woody
Aleen; Big Night, 1996 S. Tucci e
C. Scott; Bianca, 1984 Nanni
Moretti; Dillinger è morto, 1969
Marco Ferreri; Campo de’ Fiori,
1943 Mario Bonnard; Quei bravi ragazzi,
1990 Martin Scorsese; Una storia
moderna: l’Ape Regina, 1963 Marco
Ferreri; Mangiare, bere, uomo, donna,
1994 Ang Lee; Io e Annie, 1977
Woody Allen; I soliti ignoti, 1958
Mario Monicelli; Il postino suona sempre
due volte, 1981 Bob Rafelson; Un
americano a Roma, 1954 Steno; Chi
sta bussando alla mia porta?, 1969
Martin Scorsese; Angelo, 1937 Ernst
Lubitsch.
- I
piatti della tavola imbandita nella Sala
da Pranzo sono piccoli monitor che
proiettano sequenze di ambientazione
conviviale tratte da: Miseria e nobiltà,
1954 Mario Mattoli; Don Giovanni,
1979 Joseph Losey; La febbre dell’oro,
1925 Charlie Chaplin; Vatel, 2000
Roland Joffè; La presa del potere da
parte di Luigi XVI, 1966 Roberto
Rossellini; C’eravamo tanto amati,
1974 Ettore Scola; Ladri di biciclette,
1948 Vittorio De Sica; Roma, 1972
Federico Fellini; American beauty,
1999 Sam Mendes; The Blues Brothers,
1979 John Landis; Hollywood party,
1968 Blake Edwards; Il fascino discreto
della borghesia, 1972 Luis Bunuel;
La grande abbuffata, 1973 Marco Ferreri;
Tom Jones, 1963 Tony Richardson;
Bianca, 1984 Nanni Moretti;
Monty Python Il senso della vita, 1983
Terry Jones.
-
Spezzoni di film ambientati
in ritrovi e caffè, sono trasmessi sui video
de Il Bar. Il montaggio delle
pellicole ha attinto da: Amici miei,
1975 Mario Monicelli; La bella di Roma,
1955 Luigi Comencini; Cocktail,
1988 Roger Donaldson; Il cacciatore,
1978 MichelCimino; Sabato sera, domenica
mattina, 1960 Karel Reisz; Il
bandito della casbah, 1936 Julien
Duvivier; Irma la dolce, 1963 Billy
Wilder; Manhattan, 1979 Woody
Allen; Casablanca, 1942 Michael
Curtiz; Shining, 1980 Stanley
Kubrick; Giorni perduti, 1945 Billy
Wilder; Johnny Guitar, 1954
Nicholas Ray; Il cavaliere della valle
solitaria, 1953 George Stevens; Fat
City, 1972 John Huston; Arancia
meccanica, 1971 Stanley Kubrick;
Easy Rider, 1969 Dennis Hopper; Un
dollaro d’onore, 1969 Howard Hawks;
Per qualche dollaro in più, 1965 Sergio
Leone; Caro diario, 1993 Nanni
Moretti
-
La Biblioteca ospita,
inoltre, una collezione di cineprese, camere
e proiettori degli anni ’20, ‘30, ’60 e ’70.
-
Sequenze di ambientazione mondana,
ricevimenti, balli, conversazioni borghesi,
sono presentati ne Il Salotto,
arredato in modo provocatoriamente
kitsch e con una grande cornice-schermo
che proietta scene tratte da: Il
massacro di Forte Apache, 1948 John
Ford; Sentieri selvaggi, 1956 John
Ford; Titanic, 1997 James Cameron;
Romeo e Giulietta, 1968 Franco
Zeffirelli; West Side story, 1961
Robert Wise; Cantando sotto la pioggia,
1952 Stanley Donen e Gene Kelly; A
qualcuno piace caldo, 1959 Billy Wilder;
Un americano a Roma, 1954 Steno;
Follie d’inverno, 1936 George
Steven; Il Gattopardo, 1963 Luchino
Visconti; L’età dell’innocenza,
1993 Martin Scorsese; Madame Bovary,
1991 Claude Chabrol; La dolce vita,
1960 Federico Fellini; Amadeus,
1984 Milos Forman; Underground,
1995 Emir Kusturica; Il Padrino parte
III, 1990 Francis Ford Coppola.
-
Lo Studio è una stanza concepita
come eco-calco dell’ufficio de Il
Padrino di F. Ford Coppola. Sulla
scrivania si susseguono scene di incontri
malavitosi e segreti. Gli spezzoni
proiettati sono tratti da: Il nome della
legge, 1949 Pietro Germi; Salvatore
Giuliano, 1962 Francesco Rosi;
Cento giorni a Palermo, 1984 Giuseppe
Ferrara; Il Gattopardo, 1963
Luchino Visconti; Mafioso, 1962
Alberto Lattuada, I cento passi,
2000 Marco Tullio Giordana; Giovanni
Falcone, 1993 Giuseppe Ferrara; Il
Padrino, 1972 Francis Ford Coppola.
-
Adiacente allo Studio, è un
corridoio dove è conservata una raccolta di
lanterne di proiezione francesi ed
austriache di fine ‘800 ed una collezione di
macchine fotografiche di epoche diverse.
-
La Camera da Letto propone spezzoni
tratti da: Nosferatu il vampiro,
1922 Friederich W. Murnau; Apocalypse
now, 1979 Francis Ford Coppola;
Accadde in una notte, 1934 Frank Capra;
Manhattan, 1979 Woody Allen;
Mimì Metallurgico ferito nell’onore,
1972 Lina Wertmuller; Toro Scatenato,
1980 Martin Scorsese; 8½, 1963 Federico
Fellini; La signora della porta accanto,
1981 François Truffaut; Il Bell’Antonio,
1960 Mauro Bolognini; Eyes wide shut,
1999 Stanley Kubrick; Gangster story,
1967 Arthur Penn; Il Casanova di Fellini,
1976 Federico Fellini; Divorzio
all’italiana, 1961 Pietro Germi;
L’aria del continente, 1938 Gennaro
Righelli; Frankenstein junior, 1974
Mel Brooks.
-
Scene di “civetteria e vanità” e di “omicidi
sanitari” (F. Confino) sono proiettate dai
video de Il Bagno con spezzoni
tratti da: The big shave, 1967
Martin Scorsese; Lolita, 1962
Stanley Kubrick; Pulp Fiction, 1994
Quentin Tarantino; Il grande Lebowski,
1997 Joel Coew; Scarface, 1983
Brian De Palma; Tutti per uno, 1963
Richard Lester; Pretty woman, 1990
Garry Marshall; Spartacus, 1960
Stanley Kubrik; Ultimo tango a Parigi,
1972 Bernardo Bertolucci; Psyco,
1960 Alfred Hitchcock; Shining,
1980 Stanley Kubrik; Le verità nascoste,
2000 Robert Zemeckis; Il Buono, il
Brutto il Cattivo, 1966 Sergio Leone;
Il fantasma del palcoscenico, 1974
Brian De Palma.
-
Sequenze di inseguimenti metropolitani e di
bravate automobilistiche sono proiettati
dallo schermo de Il Garage.Il
montaggio si è avvalso dei seguenti film:
Bullit, 1968 Peter Yates; Il
braccio violento della legge, 1971
William Friedkin; The girl and her trust,
1912 David W. Griffith; La palla nr. 13,
1924 Buster Keaton; Goldneye, 1995
Martin Campbell; Terminator 2, 1991
James Cameron; The fast and the furious,
2001 Rob Cohen; Ben Hur, 1959 Willy
Wyler; Mission Impossibile 2, 2000
John Woo; Intrigo internazionale,
1959 Alfred Hitchcock; Point break,
1991 Kathryn Bigelow; The Blues Brothers
1980 John Landis.
-
Tutto il Museo si connota, infine, per una
ricca collezione di locandine d’epoca (150
circa) molte delle quali dotate di pregio
documentario e storico-artistico.