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WOMAD FESTIVAL 2006
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Luglio 2006
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Luglio 2006 |
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Luglio 2006 |
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- Per il nono anno consecutivo
il World Of Music, Arts & Dance (Womad), la rassegna di
musica del mondo ideata da Peter Gabriel torna in Sicilia
nella splendida cornice di Taormina.
- Tutti i colori e le sonorità
dei 5 continenti, una partecipazione di pubblico che si
annuncia ancora una volta gioiosa e numerosa, ancora una
volta i grandi nomi della musica nazionale e internazionale:
il Womad si conferma uno dei fiori all’occhiello di
'Taormina Arte'.
- Il
Womad è uno dei Festival internazionali di
maggior prestigio che non ha eguali: un unico marchio per
diversi festival decentrati in una dozzina di nazioni
diverse, si va dalla Colombia alla Nuova Zelanda passando
per Singapore e l’Australia.
- Dal 1982 ad oggi il festival
di world music, o più propriamente il 'mondo di musica arti
e danze', inventato da Peter Gabriel, ne ha fatta di strada:
appuntamenti annuali dalla Gran Bretagna alle Canarie, da
Singapore al Sudafrica. Dal 1998 anche l'Italia, anche se
nella mappa web degli eventi del Womad non troverete '
Italy ', bensì ' Sicily '.
- Il Sud, quindi, come
elemento di sintesi di una edizione che ancora una volta
utilizza un bene monumentale della Sicilia e il suo scenario
legato alla cultura classica in maniera quanto mai
opportuna, con una rassegna che, non deve apparire un
azzardo, fa del classicismo il suo principale connotato”.
Alla base della commistione tra Sicilia e Womad, le
molteplici affinità elettive tra il Festival e la terra più
ricca di magia, di fascino, di bellezza e di sincretismo tra
le tradizioni e le culture del Mediterraneo.
- Il Womad
in Sicily è realizzato con il supporto dell’Assessorato
Regionale ai Beni Culturali,della Fondazione Taormina Arte,
dell’Azienda di Soggiorno e Turismo di Taormina, e
dell’Assessorato Regionale al Turismo.
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Programma del 14 Luglio 2006 - ore 21,30
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Sam Tashabalala
- Considerato uno dei più
grandi compositori sudafricani, personaggio storico della
musica dei tempi dell’Apartheid, Sam Tshabalala inizia la
sua carriera nel 1978 con un primo album, prodotto con
Johnny Clegg, che corrispose alla prima apparizione di un
gruppo nero al Market Theater di Johannesburg. Costellato da
successi e popolarità internazionali, il repertorio di
Tshabalala gravita attorno a un caleidoscopio etnico e
culturale incentrato profondamente nella tradizione
sudafricana con testi che spaziano dallo Zulu al Sotho,
dallo Tswana allo Shangaan fino all’inglese con melodie
calde, ballate ritmate da un funky jazz elegante che attinge
dalla tradizione R&B: una combinazione che sembra sgorgare
spontaneamente e colmare di significato testi per noi
incomprensibili in un mix affascinante a cui è impossibile
resistere.
I
Tamburi del Burundi
- Sono gli
ideatori di uno dei più suggestivi spettacoli di percussioni
di tutto il continente africano. Non sembra quasi possibile
ritrovare in un unico fenomeno un tale ensemble sonoro e una
tale energia. L'arte dei percussionisti del Burundi è prima
di tutto un legame quasi mistico tra i percussionisti stessi
ed i loro tamburi sacri. Lo spettacolo che viene proposto è
un affascinante melange tra regole rigide e spontaneità
vicina alcune volte alla trance. In semicerchio, i musicisti
si dispongono attorno al tamburo centrale dal nome Inkiranya,
su un lato i tamburi Amashako la cui caratteristica è quella
di ricreare un battito continuo, sull'altro lato i tamburi
Ibishikiso che seguono il ritmo impartito dal tamburo
centrale. Religione e fantasia si intersecano nello
spettacolo come anche l'ostentazione del vigore e
dell1agilità con la simulazione di allegoriche battaglie
fatte in nome della nazione. Piroette, camminate sulle mani
ricostruiscono il profilo di personaggi gioviali.
Rappresentazioni atte a descrivere le gesta di tutti i
giorni come il lavoro nei campi, permettono ai tamburi di
sprigionare tutto il loro potere tramite i riti propiziatori
per il raccolto futuro. Tutto è scandito dal suono dei
tamburi dal sorgere del sole al tramonto.
Un'esuberanza innata, la gioia e la volontà di vivere di
tutto un popolo che si esprime con i tamburi e la danza.
Dovremmo parlare dell'anima del Burundi.
Jimmy Cliff
- E' uno degli artisti reggae
piu’ noti a livello mondiale e il primo musicista jamaicano
a far conoscere in una certa misura il suo nome fuori dalla
sua terra. Il suo vero nome e’ James Chambers ed e’ nato nel
distretto rurale di St. Catherine nel 1948. Dopo avere
raggiunto con il padre la capitale Kingston, il giovanissimo
Jimmy dapprima registra alcuni brani usati dai sound systems
come esclusivi, poi si lega al produttore di origine cinese
Leslie Kong per il quale registra i suoi grandi successi
dell’era ska, ‘Hurricane Hattie’, ‘Dearest Beverley’, ‘King
Of Kings’ e ‘Miss Jamaica’. Durante questo periodo, Jimmy
conosce Bob Marley e sara’ proprio lui a presentarlo a Lesle
Kong, il producer per cui Bob registrera’ i suoi primi due
singoli nel 1973. Il giovane cantante ha una voce bellissima
ed un grande talento: Jimmy ha appreso appieno la lezione
dei grandi cantanti soul americani ed il suo stile caldo ed
al contempo sofisticato lo porta all’attenzione di Chris
Blackwell che lo vuole come parte della sua Island label,
l’etichetta che sta producendo grandi talenti anche in campo
rock come Traffic e Jethro Tull. Mentre Blackwell cerca con
difficolta di farne una star di livello internazionale, nel
1968 Jimmy vola in Brasile a rappresentare la Jamaica all’International
Song Festival e l’enorme successo ottenuto in quella
occasione in tutto il Sud America lo rivitalizza e gli da
l’ispirazione per scrivere ‘Wonderful world, beautiful
people’ a cui fa seguito la splendida ‘Vietnam’. Tuttavia
l’occasione di Jimmy Cliff deve ancora arrivare: nel 1971 il
regista Perry Henzel lo contatta per proporgli la colonna
sonora di un film da ambientarsi in Jamaica. In realta’,
oltre alla colonna sonora Jimmy sara’ il protagonista di
‘The harder they come’, un capolavoro che porta alla ribalta
di tutto il mondo la Jamaica e la sua musica. Le sue canzoni
contenute nella colonna sonora come ‘Many river to cross’,
‘You can’t get it if you really want’ e ‘The harder they
come’ sono i primi hits internazionali per il reggae e di
sicuro tra le sue canzoni piu’ famose di sempre. Questo
periodo e’ il piu’ intenso della sua carriera con album
classici come appunto ‘The harder they come’, ‘Jimmy Cliff’
o ‘Unlimited’. In un periodo di evoluzione rapidissima
tuttavia il suo stile diventa un po’ sorpassato e nel giro
di qualche anno personaggi come Bob Marley, Big Youth,
Dennis Brown, Toots & Maytals e Burning Spear lo superano in
fama internazionale ed i suoi dischi prodotti a livello
internazionale, pur ottendendo buoni riscontri di vendita,
sono superati nelle vendite da quelli degli artisti citati.
Jimmy comunque continua a produrre ottima musica nel suo
inconfondibile stile, cercando di adattarsi negli anni
settanta al roots reggae ed a portare i suoi ottimi
spettacoli in giro per il mondo: ritrovera’ l’enorme
successo mondiale negli anni ottanta con il pop-reggae di
‘Reggae night’.
- Il suo grandissimo talento
ed una straordinaria vitalita’ lo hanno portato integro ed
attivo ai nostri giorni: la sua esibizione al Rototom
Sunsplash 2003 e’ stata entusiasmante e nel 2004 ha ottenuto
la nomination al Grammy Award con il suo ultimo CD ‘Black
Magic’.
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Programma del 15 Luglio 2006
- ore 21,30
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- Ahn Sook Sun
(Korea)
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Laudari guest star Carmen Consoli
- Carmen Consoli, guest star
al Womad del gruppo etno-folk “Laudari”. A cinque anni da
“L’anfiteatro e la bambina impertinente”, il concerto con
l’Orchestra del teatro “Vittorio Emanuele” che divenne cd e
un dvd registrato dal vivo, la “cantantessa” torna sul palco
del Teatro Antico il 15 luglio, seconda giornata del Womad.
Ed è un contesto particolarmente congeniale per la cantante
siciliana: il suo nuovo lavoro si segnala, infatti, per le
atmosfere profondamente acustiche e alcune significative
collaborazioni, con la cantante africana Angelique Kidjo
(ospite proprio del Womad nell’edizione del 2004) e con i
“Laudari”. Una partecipazione nata dal desiderio della
catanese di tornare alle origini della musica siciliana,
attraverso la riscoperta degli strumenti della tradizione,
come vecchi flauti di legno, fischietti o tamburi in pelle.
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Carla Carmela Carmen
Consoli nasce a Catania il 4 settembre del 1974, è
alta circa 163 cm., non ha la patente e in cucina le piace
tantissimo sperimentare.
Il padre è siciliano di Catania mentre la madre, Maria Rosa,
è originaria di Treviso.
Carmen vive con la sua famiglia in un piccolo sobborgo nei
dintorni di Catania, San
Giovanni la Punta, e sin dalla più tenera età
comincia ad armeggiare con ciò che lei stessa definisce il
"primo ed eterno giocattolo", ovvero la chitarra.
Contagiata dal padre, chitarrista blues, Carmen comincia ad
imparare i suoi primi accordi già da bambina.
Progredisce di giorno in giorno e già a 14 anni comincia
insieme al padre ad andare in giro nei locali per fare delle
serate.
Entra a far parte di una cover band, i "Moon's
dog party", dove suona dei pezzi di artisti del
calibro di Aretha Franklin, Otis Redding ed altri
protagonisti del palcoscenico del blues-rock.
Carmen comincia a frequentare una scuola di "perito
informatico", ma la sua dote di poeta comincia già a venire
a galla, tant'è che viene premiata ad un concorso di livello
regionale grazie ad una Sua poesia.
- Nonostante frequentasse una
scuola che la metteva a contatto con discipline di tipo
informatico, Carmen non ha molta simpatia per il computer
(in un intervista dice infatti che si faceva passare i
compiti da una sua amica).
Erano anni di duro lavoro per la nostra Cantantessa: la
mattina stava a scuola e lavorava, mentre la sera si
dedicava alla sua vera passione, andando a fare delle serate
nei pub.
Carmen conosce poi le realtà dei centri sociali e per un
breve periodo fa parte di una associazione di tipo benefico;
successivamente gli viene proposto un buon lavoro a Roma.
Purtroppo non ha fortuna, e rientra a Catania dove decide di
iscriversi all'Università alla facoltà di lingue.
La svolta nella sua carriera arriva in una delle sue tante
serate: ad un matrimonio, dove Carmen canta ed incontra
colui che diventerà il suo produttore, Francesco Virlinzi
(della casa discografica catanese Cyclope-Records).
Carmen fa così la sua primissima apparizione a Sanremo
giovani, dove canta "Quello che sento". Carmen si presenta
con dei capelli lunghi ed appare timida e un po' impacciata.
Riesce poi ad arrivare al vero Sanremo, dove presenta il
brano "Amore di plastica", che si fa subito notare per
grinta ed originalità.
Successivamente esce il suo primo album, "Due parole",
composto da 11 canzoni quasi tutte suonate in versione "Unplugged".
Carmen comincia a farsi conoscere e ad entrare nel cuore del
pubblico: distribuisce la sua musica, gira ben due videoclip
("Amore di plastica" e "Lingua a Sonagli"), partecipa al
concerto del 1° Maggio, a Max Generation, Sonoria, al Premio
Recanati e al Premio Tenco e collabora ad un album tributo a
Franco Battiato, dove suona e canta "L'animale".
L'anno successivo Carmen si ripresenta al festival di
Sanremo, dove canta "Confusa e Felice", che purtroppo non
riscontrò il favore della giuria (e l'Italia comincia anche
a prenderla un po' in giro per la sua voce... "Sai
benissimo..."). Nonostante ciò, "Confusa e felice" diventa
un tormentone delle radio.
Carmen continua a fare esperienze: apre il tour di Raf,
suona canzoni e cover.
Nell'Aprile del 1997 esce l'album "Confusa e Felice" , che
riscuote un grande quanto meritatissimo successo, e lo porta
in tour (molto lungo, tant'è vero che lei stessa lo definì
"un tour lungo un anno").
Dopo questa fatica dedica anima e corpo all'incisione di un
nuovo album: "Mediamente Isterica", (che uscirà dopo un anno
e mezzo dal suo precedente lavoro) che, al pari del
precedente, riscontra grandissimo favore tra il pubblico.
La Cantantessa continua il suo tour in tutta Italia,
dopodiché torna nel palcoscenico del Teatro Ariston dove
porta "In bianco e nero" e si piazza all'ottavo posto. Esce
poi il suo nuovo album, "Stato di necessità" (dal quale
lancia i singoli "In bianco e nero", "Parole di burro", col
quale parteciperà anche al Festivalbar, ed "Orfeo") e
comincia un tour girando in tutta Italia.
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Cesaria Evora
- Cesaria Evora "Cize"
per i suoi amici, è nata il 27 agosto del 1941 a Midelo Capo
Verde. Grazie alla sua grande voce e al suo aspetto
stupefacente si mise presto in luce, ma le sue speranze di
diventare una cantante professionista non si realizzarono
completamente. La cantante Bana e 1'associazione delle donne
di Capo Verde la invitarono a Lisbona per incidere, ma
neanche un produttore discografico si mostrô interessato.
Nel 1988 Josê Da Silva, un giovane francese originario di
Capo Verde, le propose di recarsi a Parigi per incidere un
album. Cesaria Evora accettô; aveva 47 anni, non era mai
stata a Parigi e non aveva nulla da perdere.
- Ogni disco di
Cesaria Evora è una conferma. Ed è bene che sia così. Voci
come la sua sono più uniche che rare ed è bene che
continuino a regalarci le atmosfere e le emozioni che sanno,
anche a costo di non stupirci con chissà quale innovazioni.
D'altronde Cesaria Evora ha passato la maggior parte della
sua vita cantando in un bar di Mindelo, nell'arcipelago di
Capo Verde, una manciata di isole verdi nel blu
dell'Atlantico, a 500 miglia dalle coste dell'Africa. Dal
momento della sua affermazione internazionale è diventata
l'ambasciatrice nel mondo di questo strano figlio di tre
madri che è Capo Verde: l'Africa, l'Atlantico e il
Portogallo.
Una donna che fa uscire dalla sua voce calore, profondità e
sentimenti che rappresentano per fortuna un saldo bastione
contrapposto alle frustrazioni musicali di molte delle
tristi e incazzate band occidentali.
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Programma del 16 Luglio 2006
- ore 21,30
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Guo Yre
(Cina)
Rodrigo Y Gabriela
- Scoperti da Damien Rice,
Rodrigo e Gabriela si stanno rivelando due incredibili
virtuosi senza tempo ed in breve, dalle strade di Dublino,
sono arrivati sul palco del festival di Glastonbury. Live
Manchester And Dublin” li ritrae dal vivo nella Christ
Church Cathedral di Dublino e nella Academy di Manchester.
L’irlandese Sunday Times ha detto di loro: “Non sono
jazzisti, ma suonano standard jazz, non sono chitarristi
rock ma suonano brani metal, non sono musicisti di Flamenco
anche se il loro stile è estremamente latino…” Nella dimensione live la trasposizione dell’inarrivabile
talento dei due giovani chitarristi messicani Rodrigo e
Gabriela! Sarà questa la grande occasione per vedere all'opera questa
coppia di giovani chitarristi messicani che ha saputo
rinnovare il sound della chitarra acustica con uno stile ed
una tecnica innovativa e che in breve tempo è riuscita ad
imporre la sua musica ed il suo stile, dagli esordi europei
nei pub di Dublino fino ai recenti, acclamati concerti
inglesi.
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Simple Minds
- Jim Kerr e i Simple Minds
grandi protagonisti del Womad 2006 a Taormina. Il cantante
ed il chitarrista formano i Simple Minds nel 1978 a Glasgow,
Scozia, dopo avere suonato insieme nel gruppo punk Johnny &
The Self Abusers. All’inizio i due coinvolgono il bassista
Tony Donald (presto sostituito da Derek Forbes), il
tastierista Michael McNeil e il batterista Brian McGee. I
primi due album, LIFE IN A DAY e REAL TO REAL CACOPHONY,
pubblicati entrambi nel 1979, mostravano due facce diverse
della band. Più accessibile il primo, più oscuro e
sperimentale il secondo, aprono la strada ai lavori
successivi. Con SONS AND FASCINATION e SISTER FEELINGS CALL
(pubblicati insieme nel 1981 e in seguito venduti
separatamente) la popolarità della band si allarga e i primi
grossi successi arrivano con NEW GOLD DREAM (81-82-83-84) e
SPARKLE IN THE RAIN. Superando le iniziali perplessità di
Kerr, la band incide il singolo “Don’t you (forget about
me)”, grande successo internazionale che apre il periodo di
maggior fortuna commerciale del gruppo. McGee viene
sostituito da Mel Gaynor e i Minds diventano star da grandi
arene. ONCE UPON A TIME e LIVE IN THE CITY OF LIGHT (dal
vivo) non vengono accolti con favore dalla critica ma
vendono molto bene, così come STREET FIGHTING YEARS, in cui
Kerr affronta nei testi temi politici di grande richiamo.
REAL LIFE (1991) e GOOD NEWS FROM THE NEXT WORLD (1995)
vedono invece la band in calo di popolarità e afflitta da
instabilità di formazione (Kerr e Burchill restano i soli
responsabili della band) e NEAPOLIS (1998) conferma che il
momento di maggiore richiamo è finito. Dopo un periodo di
sosta, Kerr e Burchill tornano in attività nel 2001 con
l’album di cover NEON LIGHTS e nel 2002 esce CRY.
DISCOGRAFIA ESSENZIALE LIFE IN A DAY - 1979, Arista REAL TO REAL CACOPHONY - 1979, Arista EMPIRES AND DANCE - 1980, Virgin SONS AND FASCINATION - 1981, Virgin SISTER FEELINGS CALL - 1981, Virgin NEW GOLD DREAM (81-82-83-84) - 1982, Virgin SPARKLE IN THE RAIN - 1984, Virgin ONCE UPON A TIME - 1985, Virgin LIVE IN THE CITY OF LIGHT - 1987, Virgin STREET FIGHTING YEARS - 1989, Virgin REAL LIFE - 1991, Virgin GOOD NEWS FROM THE NEXT WORLD - 1995, Virgin NEAPOLIS - 1998, EMI NEON LIGHTS - 2001, Eagle Records/Edel THE BEST OF SIMPLE MINDS - 2002, EMI CRY - 2002, Eagle Records/Edel
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